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PRO LOCO

ALTE MONTECCHIO


  • Viale Pietro Ceccato, 88
    36075 Montecchio Maggiore-Alte Ceccato VI

  • 0444 696546

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Montecchio Maggiore è un Comune con più di ventimila abitanti, situato ad ovest di Vicenza, nel confluire della valle del Chiampo e della valle dell’Agno.

Circondato dalla cornice dei Monti Lessini ad ovest e dei Colli Berici a sud-est, è il luogo ideale per gli amanti delle passeggiate in collina.

Nei dintorni si distinguono le colline delle frazioni di Santissima Trinità, Sant’Urbano, Bernuffi, Selva di Alte Ceccato in località Selva. Proprio nel comune castellano il torrente Agno cambia nome in Guà.

La Città prende il nome dall’antico toponimo di età romana “Monticulus” (piccolo monte).
La prima presenza insediativa è attestata da ritrovamenti archeologici come rocchetti, selci, bracciali risalenti all’Eneolitico e all’Età del Bronzo ora esposti presso il Museo di Archeologia e Scienze Naturali “G. Zannato”, insieme a reperti appartenenti ai Paleoveneti e ai Celti.

La romanizzazione iniziata nel II secolo a.C. vede Montecchio accrescere la sua importanza dal punto di strategico per il controllo del passaggio lungo la via Postumia (148 a.C.).

Al periodo romano risalgono importanti ritrovamenti di edilizia privata (ville rustiche) e pubblica (resti di acquedotti, sepolcreti, opere idrauliche) ora raccolte in un interessante allestimento presso la sezione “romana” del Museo Zannato.

Durante il VI secolo è testimoniata la presenza dei Longobardi appartenenti al Ducato Vicentino.

Alcuni scavi archeologici, nel 1990, hanno portato alla luce ben 15 sepolture di età longobarda, 9 delle quali provviste di corredo tipico del guerriero longobardo (anche questi reperti sono esposti al museo).
Il cristianesimo comincia a diffondersi a partire dal VII secolo e la chiesa Pieve di S. Maria diventa la Chiesa Madre per tutta la vallata.

La caduta dell’Impero Romano e le invasioni barbariche determinano la sorte di Montecchio sempre in qualche modo legata alla città di Vicenza ma anche alla residenza di famiglie importanti e di potentati locali. Nel volgere di pochi secoli Montecchio passa dalla famiglia dei Pilei agli Ezzelini, poi agli Scaligeri e ai Visconti, subendo danni, saccheggi e incendi fino all’adesione spontanea del 28 aprile 1404 alla Repubblica Serenissima di Venezia.
La pace veneziana è interrotta nei primi del Cinquecento, in uno degli episodi che vedono la Serenissima coinvolta prima contro la lega di Cambrai e poi contro i Francesi.

L’epoca moderna vede un susseguirsi di periodi di guerre, pestilenze e carestie fino al periodo Napoleonico (1796-1815), nel quale Montecchio passa prima alla Francia e poi all’Austria, fino all’unità d’ Italia.

La prima guerra mondiale vede Montecchio come luogo di immediata retrovia del fronte, ma la vicinanza delle montagne su cui si sono svolte sanguinose battaglie, porta i suoi echi di dolore fino al paese.

La seconda guerra mondiale vede Montecchio e la SS 246 battuta dal terribile “Pippo”, aereo bombardiere che ogni notte veglia sul coprifuoco, con danni enormi.

Nel dopoguerra i Montecchiani si rimboccano le maniche e, sull’ onda della ricostruzione, passano con successo da una realtà prevalentemente agricola a una industriale. Sono gli anni in cui nasce la Fabbrica Ceccato e con essa il quartiere di Alte.

La storica Pro Loco vicentina riunisce oggi l’anima della località di Alte Ceccato e quella della città di Montecchio Maggiore.

Esattamente 70 anni fa, nel 1951, veniva istituita “Pro Montecchio” e appena 5 anni più tardi, nel 1956, sorgeva la Pro Loco Alte Ceccato per iniziativa di un gruppo di espositori della Mostra del Prodotto e del Commercio di Alte Ceccato che volevano mettere in evidenza le attività e la vitalità del fiorente centro di Alte. L’attuale denominazione dell’associazione “Pro Loco Alte Montecchio” risale invece al 1979.

Da diversi anni le sede degli amici della Pro Loco Alte Montecchio è in Viale Pietro Ceccato ed è aperta tutti i pomeriggi durante la settimana per promuovere le iniziative culturali sul territorio.

Le attività della Pro Loco Alte Montecchio iniziano a febbraio con la coloratissima “Sfilata dei Carri Mascherati” in Corso Matteotti in collaborazione con la Parrocchia di San Pietro, in occasione della Sagra di San Valentino.

L’inverno viene scacciato per lasciare spazio alla bella stagione con i balli e a canti delle associazioni locali che collaborano con la Pro Loco nella realizzazione del “Batare Marso, l’Antico Capodanno Veneto” in Piazza Marconi e nelle vie del centro cittadino.

Sempre nel mese di marzo i ragazzi della Pro Loco inaugurano la stagione turistica dei siti comunali di Montecchio, aprendo al pubblico, tutte le domeniche fino a ottobre, il complesso ipogeo delle Priare, il Castello di Romeo e il Museo Zannato.

Da alcuni anni, durante la stagione turistica montecchiana, la Pro Loco realizza diversi eventi per promuovere e valorizzare il territorio, a partire dalla “Giornata del Turismo Diffuso”, passando per “Montecchio - Montorso” in sinergia con la Pro Loco di Montorso Vicentino, proseguendo con la manifestazione legata alla tematica dell’importanza dell’acqua per “Acque del Chiampo” per concludere con il racconto di una leggenda locale in occasione del Festival regionale “Veneto Spettacoli di Mistero”.

Se ogni primavera viene organizzato il “Concorso Balconi Fioriti” per promuovere la tutela del verde urbano, all’inizio dell’autunno si colloca ormai da diversi anni la tradizionale rassegna teatrale “Vasca d’Argento” per promuovere le commedie brillanti in lingua veneta.

A Dicembre infine, i volontari Pro Loco si riuniscono per celebrare le festività natalizie all’insegna del divertimento e della buona cucina con la manifestazione “Natale in Piazza” in Piazza San Paolo.

Il gruppo di accompagnatori e dei giovani della Pro Loco è attivo tutto l’anno per condurre i turisti, che giungono in visita a Montecchio Maggiore, alla scoperta delle bellezze di questo territorio, con passeggiate e visite guidate al centro storico, nei diversi luoghi d’interesse comunali, quali le Priare e i Castelli di Romeo e Giulietta, il Museo Zannato, la Nuova Galleria Civica, e anche in altri musei/fondazioni presenti nel comune (Villa Cordellina Lombardi, Fondazione Bisazza, Museo delle Forze Armate 1915-1918).

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