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Piazza Municipio, 1
36070 Trissino VI -
0445-490808
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Trissino è un comune di circa 8600 abitanti, situato nella provincia di Vicenza, alle pendici della Valle dell’Agno.
Il territorio comunale fa parte della dorsale della Lessinia orientale vicentina che qui si divide in due versanti collinari. E’ attraversato dal torrente Agno, con affluente Arpega, ed è delimitato verso est dal torrente Poscola e verso ovest dalla frazione Restena di Arzignano e dal comune di Nogarole Vicentino.
Il comune si compone di tre frazioni: Selva, Lovara e San Benedetto.
L'origine del toponimo deriva probabilmente da Dripsinum, ovvero un villaggio appartenente forse alle popolazioni dei Dripsinates, dedite soprattutto alla pastorizia, ed organizzate in varie tribù, che dovevano abitare anticamente la Valle dell'Agno e le colline veronesi e vicentine centro-orientali, oppure da "de Dresseno" riferita al nobile vicentino Uldericus.
Gli scavi archeologici degli anni ’80 e ’90 hanno messo in evidenza un’importante presenza di abitazioni dell’età del ferro nella zona dove ora sorge il cimitero. Dai reperti trovati nelle campagne di scavo, è emerso che Trissino affonda le sue origini al V-IV sec. a.C. ed era abitato da popolazioni subalpine paleoveneto-retiche.
Nell’epoca romana repubblicana “Dresseno”, fece parte della Provincia della Gallia Cisalpina e sotto Augusto, della Decima Regio.
Nell’età medioevale subì probabilmente le sorti di molti villaggi prealpini del vicentino, fino alla comparsa nella storia locale, nel XII secolo, della nobile famiglia Trissino, la quale prese il nome da “Dresseno”, luogo in cui si insediò e ne fece un suo feudo.
In merito alla loro denominazione, fin dalla più antica documentazione duecentesca, emergono tre nomi di castelli, attribuiti ai diversi colonnelli nei quali precocemente si divise la stirpe dei Trissino: Castel Antico (sul colle Bastie), Castel Maggiore (sul colle san Nicolò) e Castel della Pietra (dove ora sorge Villa Trissino Da Porto Marzotto).
Nei secoli successivi gli abitanti seguirono le vicende dei loro signori, spesso in lotta per mantenere il predominio e videro passare sulle loro terre anche i Padovani, gli Scaligeri e i Visconti.
Nei primi anni del XV secolo Trissino, come tutto il territorio vicentino, si trovò sotto la Repubblica di Venezia e nel 1409 formulò il suo primo Statuto Comunale, che raccoglieva leggi e norme che regolavano da tempo la vita civile e amministrativa del paese.
Dopo il Trattato di Campoformio (1797), con la caduta della Repubblica Veneta, il Comune fu governato prima dai francesi e poi dagli austriaci fino alla terza guerra d’indipendenza, quando il Veneto nel 1866, fu annesso al Regno d’Italia. Da allora la storia locale si identifica con quella della Nazione: la prima e la seconda guerra mondiale, la nascita dello Stato Repubblicano nel 1946, lo sviluppo industriale, l’apertura al mondo.
Le Bellezze di Trissino:
Nonostante le dimensioni del paese non siano particolarmente grandi ci sono numerose opere, religiose e civili, degne di nota.
Chiesa di San Pietro Apostolo
a Chiesa fu voluta dall’arciprete mons. Florindo Lucatello ed è considerata un capolavoro dell'arte contemporanea, opera dell’arch. Nervi e dell’ing. Vacchini, inaugurata e consacrata nel 1971 a ricordo del Concilio Ecumenico Vaticano II.
Chiesa di Sant’Andrea
Sulla cima del Colle delle Bastie sorge l'antica Chiesa di Sant'Andrea, risalente al secolo XIII°e ampliata successivamente negli anni 1530, 1755 e 1889. Proprio nel 1889 venne demolito e ricostruito anche l'alto Campanile, sormontato dalla statua girevole in ferro, bronzo e rame sbalzato dell'Arcangelo San Michele (1903), opera del trissinese Antonio Lora.
Ai piedi del Campanile si trova la Grotta, consacrata alla Madonna di Lourdes (1961).
Altre Chiese:
Fanno da cornice al paese le numerose Chiesette campestri quali: la Chiesetta del “Motto” (1418) dedicata alla Madonna di Monte Berico, quella di Sant’Antonio da Padova (1670), la Chiesetta di San Rocco (1630), San Valentino (1727), Sant’Antonio abate (XV secolo) e la Chiesetta del “Faldo” (1948) dedicata alla Madonna Ausiliatrice.
Nel territorio sono presenti inoltre oltre 250 Capitelli raffigurati in un libro edito dalla Pro Loco a cura di Piero Rasia e Gian Franco Masiero (2006).
Villa Trissino Da Porto Marzotto:
La bellissima Villa Trissino Da Porto Marzotto (1484-1493) è immersa in un vasto parco, con giardini all'italiana, arricchiti dalle statue di Orazio Marinali, da splendide terrazze e da un bacino d'acqua.
Il nucleo più antico della villa risale al Medioevo, quando la famiglia Trissino, di probabile origine germanica, costruì un castello come centro del proprio potere feudale. Nella seconda metà del XV secolo l’edificio venne trasformato in residenza di campagna, perdendo gradualmente il suo carattere militare.
Ritenuta una tra le più belle dimore del Settecento vicentino, è composta da due ville.
Quella superiore sorge sull'area dell'antico castello e venne progettata dall’architetto vicentino Francesco Muttoni (1717), che curò anche il viale delle cedraie, il maestoso ingresso, il belvedere e la scuderia. La villa inferiore, di architetto anonimo e di poco successiva, mantiene oggi le sembianze di castello, è ricoperta da piante di edera e si trova nella zona a valle del parco, ultima propaggine dei Lessini.
La villa inferiore dopo essere stata distrutta da un incendio venne ceduta ai Trissino già proprietari della villa superiore, che la restaurarono. Bruciò nuovamente e venne quindi lasciata come scenografico rudere. Alla metà del XIX secolo l’intero complesso passò alla famiglia Da Porto.
Durante l’ultimo conflitto mondiale la Villa attraversò un periodo di grave decadenza, cui pose rimedio il conte Giannino Marzotto dopo averla acquistata nel 1951.